Le regioni dovranno individuare le aree idonee per installare impianti FER

Il 2 luglio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo del MASE n. 153 del 2024 Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, in attuazione dell’art 20 del D.lgs 199/2021. Il Decreto ha due obiettivi principali.

Il primo è quello di ripartire tra le regioni e le province autonome l’obiettivo nazionale al 2030 di potenza aggiuntiva pari a 80 GW da fonti rinnovabili, al fine di conseguire gli obiettivi del PNIEC, del pacchetto “Fit for 55” e del pacchetto “Repower UE”. Tali obiettivi regionali verranno monitorati dal MASE, con il supporto del GSE e di RSE, entro il 31 luglio di ogni anno, e altresì dall’Osservatorio sugli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili, che avrà un ruolo di consultazione, confronto tecnico, supporto e scambio di buone pratiche.

Il secondo obiettivo del decreto è quello di definire i criteri che le regioni seguiranno per individuare le aree destinate all’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Entro dicembre 2024 ogni regione dovrà individuare:

  • aree idonee agli impianti FER, in cui sarà previsto un iter accelerato per la costruzione degli impianti;
  • aree non idonee, che presentano caratteristiche incompatibili con l’installazione degli impianti;
  • aree ordinarie, in cui si applicheranno i regimi autorizzativi ordinari;
  • aree in cui è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra.

Le aree idonee verranno identificate considerando le esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, la qualità dell’aria e dei corpi idrici, privilegiando le superfici di strutture edificate, come capannoni industriali e parcheggi, aree industriali, artigianali e servizi. I beni tutelati, ex D.lgs 42/2004, ricadranno in area non idonea, lasciando però alle regioni la possibilità di stabilire una fascia di rispetto dal bene tutelato, fino ad un massimo di 7 km, a seconda del tipo di impianto e del bene tutelato. In questo modo si cercherà di contemperare la necessità di tutelare il bene con la garanzia di raggiungimento degli obiettivi sulle fonti rinnovabili. Inoltre, nella definizione delle aree idonee andrà presa in considerazione anche la disponibilità delle risorse rinnovabili, le infrastrutture di rete e la dislocazione della domanda ed eventuali vincoli di rete.

I contenuti di tale decreto avranno un’influenza sulla realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e di conseguenza anche sui progetti RECROSSES e GASLESS, che intendono contribuire ad accelerare la transizione verso le rinnovabili.